La storia - Comune di Biassono (MB)

BIASSONO IERI E OGGI | La storia - Comune di Biassono (MB)

La storia di Biassono

Carta geografica 1-25.000 disegnata da Giovanni Brenna Edizione 1836

 

Le più antiche testimonianze di Biassono, emerse grazie ai numerosi scavi avvenuti dal 1890 fino ai giorni nostri, sono riferibili al X secolo a.C.

Il ritrovamento di necropoli, reperti celtici, cisterne e condutture idrauliche testimoniano l'antichità del nucleo abitativo. Approfondimento "Le prime testimonianze"

Situata in posizione strategica, tra il fiume Lambro e la via Mediolanum-Bellasium realizzata, forse, da Gaio Giulio Cesare nel I secolo a.C, Biassono prende il nome dell'antica Blasonium, che potrebbe derivare da Blassius, nome di una famiglia della gens Cornelia.

Ricordata come vicus nell'Alto Medioevo nel testamento di Ansperto Confalonieri, Arcivescovo di Milano dall'868 all'881, Biassono riceve successivamente l'attributo di burgus. Approfondimento "Alto Medioevo"

Sebbene il momento del passaggio da vicus a burgus non sia testimoniato, si suppone fu conseguenza della necessità di proteggere l'insediamento o di farne caposaldo territoriale. Il termine burgus, non aveva nella nostra regione un attributo onorifico, come invece avveniva in alcune altre parti d’Europa, bensì indicava la presenza di un fossato difensivo intorno all’abitato e forse di un terrapieno o di uno steccato.

Dalla metà del XVI secolo la famiglia Verri si è imposta nel territorio di Biassono acquisendo numerosi terreni e possedimenti e costruendo l’attuale Villa Verri, oggi sede del Municipio.

Della dinastia una figura di grande importanza per Biassono è il Conte Gabriele, che ha dato vita al primo mercato biassonese e da lui discendono tre figure centrali anche per la cultura in quel periodo: Pietro, noto per aver fondato la prima rivista milanese “il Caffè”, Alessandro, letterato e filoso e infine Carlo, agronomo che importò in Brianza nuove tecniche agricole.

I vari successori si sono passati l’eredità per molti anni fino al 1900 circa, quando l’ultima discendente nobildonna Sofia Sormani-Verri pose in vendita le strutture della villa e i relativi rustici. Approfondimento "La famiglia Verri"

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